Personal consumer

In a depersonalized world it seems as if the only “personalization” we can get comes from advertised products and from technology. Customized cars, clothes fashion that “express your real individuality”, software that “adapts to your needs”, custom themes for our blogs, software for “tailoring every detail of your web site”, customization of our social networking pages and so on. But at the same time, less and less people have enough time and attention anymore to listen to each other in an empathic way.

Shopping world[en]

In a depersonalized world it seems as if the only "personalization" we can get comes from advertised products and from technology. Customized cars, clothes fashion that "express your real individuality", software that "adapts to your needs", custom themes for our blogs, software for "tailoring every detail of your web site", customization of our social networking pages and so on.

But at the same time, less and less people have enough time and attention anymore to listen to each other in an empathic way. Human interaction is just another window in the attention deficit disordered multitasking craze.

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In un mondo spersonalizzato sembra che le sole "personalizzazioni" che possiamo ottenere siano dai prodotti pubblicizzati e dalla tecnologia. Automobili personalizzate, moda con cui si può "esprimere ls propria vera individualità", software che "si adatta ai nostri bisogni", temi personalizzati per i nostri blog, software su misura per "controllare ogni dettagli del sito web", strumenti per personalizzare le nostre pagine dei social network, e così via.

Ma allo stesso tempo, sempre meno persone hanno sufficiente tempo e attenzione per ascoltarsi a vicenda in modo empatico. L'interazione umana non è altro che un'altra finestra nel patologico multitasking da deficit di attenzione.

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Hey, but with products and custom software we can feel cared and understood again in our most intimate personality. The situationists ideas in Debord's 1968 book The Society of the Spectacle noted that in our commercial society we have to pay to get back our lost feelings. Little seems changed since then. Advertisers know very well which parts of the soul we are missing. First the consumerist society removes nature and human relationships from our life leaving us with holes in our soul desperate to be filled. Advertisers know that those holes won't ever be filled since what they propose as fillings is not the real thing and will just leave the consumer craving for more and more in the illusion of an ultimate satisfaction.

In 1965 Mike Jagger was singing "I can't get no satisfaction 'cause I try and I try and I try and I try", and we are all still trying… But wait… there's a new release of that blog technology, it has even a plug-in for showing my personal avatar. That’s really me isn’t it?

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Downloading our life on Internet

Google, privacy and the need to be seen

Personal consumer

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Ehi, però con i prodotti e i software personalizzati possiamo sentirci di nuovo considerati e compresi nella nostra intima personalità. Le idee dei situazionisti espresse nel libro di Debord La Società dello spettacolo notavano che nalla società commerciale dobbiamo pagare per riprendere le emozioni perdute. Sembra cambiato poco da allora. I pubblicitari sanno molto bene quali sono le parti della nostra anima di cui sentiamo la mancanza. Come prima cosa la società dei consumi ci toglie il rapporto con la natura e le relazioni umane, lasciandoci con delle carenze che la nostra anima cerca disperatamente di riempire. I pubblicitari sanno che tali vuoti non potranno mai essere colmati poichè ciò che propongono come "riempitori" non è l'autentico bisogno. Quindi il consumatore si ritroverà a desiderare sempre di più nell'illusione di una soddisfazione definitiva.

Nel 1965 Mick Jagger cantava "I can’t get no satisfaction ’cause I try and I try and I try and I try”, e tutti quanti stiamo ancora provando ad essere soddisfatti. Ma… aspetta… c'è una nuova versione di quel blog che ha addirittura un modulo per mostrare il mio avatar personale. Quello sono proprio io, non è vero?

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Personal consumatore

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